L'adolescenza è come un cactus.

Anaïs Nin

Diventare adolescenti è un lavoro impegnativo, tutta la famiglia è adolescente e si trova a dover superare crisi, riorganizzare ordini e disordini, a pensare a temi che, spesso, si sarebbe voluto non affrontare. Cosa significa per i genitori? Pensare al sesso dei propri figli, alle dipendenze, alle droghe, a vedere i propri ragazzi diventare grandi, vederli che non si accontentano più di quello che bastava una volta, sentirli irrequieti, tristi, felici, sempre con una intensità che può spaventare.

Ma cosa vuole dire essere adolescente per un adolescente? Combattere battaglie con i propri mostri, cercare la propria strada. Capire chi si vuole diventare. Spesso una faticosa etichetta di cui tutti parlano e che viene utilizzata per generalizzare sofferenze e cambiamenti che si vivono come unici e personali. Diventare adolescenti è lasciare qualcosa, trovare molto altro, fare fatica a scegliere, sentirsi per lo più confusi. Molto spesso fragili.

Parole chiave: adolescenza, sessualità, confusione, crescita, posto nel mondo, famiglia, genitori, pari, relazioni, identità, scuola, “da grande”, ascolto, dipendenze, desiderio, scelta

Eppure ogni storia, dalla pre-adolescenza dei 10 anni in poi, è diversa e cambia da famiglia a famiglia. Anche nella durata, oggi si è adolescenti molto più a lungo e questa adolescenza lunga complica sotto diversi aspetti le cose. Ma ogni storia merita attenzione e sostegno, da parte dei diversi attori, famiglia e ragazzi.  Lo spazio di incontro con la terapeuta può servire a diradare la nebbia, a riattivare dei dialoghi che hanno bisogno di cambiare registro, prendendo nota dei cambiamenti in atto, può accompagnare verso l’esplorazione di emozioni nuove che possono spaventare o essere troppo difficili da dirsi.

In molti casi l’adolescente è “portato” dalla famiglia e sarà poi la terapeuta a definire le modalità degli incontri, potendo definire degli spazi individuali con il/la ragazzo/a, spazi di famiglia, spazi anche solo con i genitori, sempre nel rispetto del segreto e della relazione che si costruisce con l’adolescente.

Cosa può portare un adolescente dalla psicologa?

  • Bisogno di uno spazio privato e personale di ascolto
  • L’incontro con il mondo della sessualità e la necessità di parlarne
  • Il rapporto con il proprio corpo
  • La ricerca della propria identità di genere e sessuale
  • Sofferenza dopo le prime relazioni affettive
  • Problemi con i pari, dentro e fuori dalla scuola
  • Cyberbullismo, Dipendenza da internet
  • Problemi alimentari
  • Difficoltà a farsi ascoltare, stress
  • Richiesta di sostegno per orientarsi al futuro